Superbonus 110%
Da non perdere il Superbonus 110% che permette di rendere più sicure ed efficienti le case degli italiani
Già da qualche anno lo Stato ha previsto una serie di agevolazioni fiscali, che tutti i proprietari di immobili possono richiedere.
Si tratta, nello specifico, di incentivi che riguardano i lavori di ristrutturazione di case private e abitazioni condominiali. Tra le detrazioni fiscali rientrano anche gli interventi di riqualificazione energetica e adeguamento sismico.
Il Superbonus 110%, così chiamato, è stato introdotto dall’articolo 119 del DL n. 34/2020. Si tratta di una grande opportunità da prendere al volo. Soprattutto in questo momento storico caratterizzato dai vertiginosi rincari.
Analizziamo alcuni aspetti in base alle nuove disposizioni di Governo
La Legge di Bilancio 2022 ha confermato le agevolazioni relative al Superbonus 110%, anzi ha prorogato le scadenze e ha introdotto delle novità.
Infatti, per i condomini e le persone fisiche che possiedono fino a 4 unità immobiliari, il termine ultimo è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025. Ma facciamo attenzione, perché l’agevolazione completa del 110%, rimarrà in vigore solo fino al 31 dicembre 2023.
Negli anni successivi, l’aliquota scenderà al 70% per le spese sostenute nel 2024 e del 65% per quelle sostenute nel 2025.
Per le case indipendenti invece, il termine previsto è quello del 31 dicembre 2022, a patto che a giugno, siano stati realizzati almeno il 30% dei lavori.
Ecco cosa fare per ottenere il Superbonus 110%
Abbiamo visto come lo Stato abbia previsto una serie di agevolazioni fiscali, per permettere ai cittadini di effettuare dei lavori, interni ed esterni, alla propria abitazione.
Ma come si procede? Per ottenere il Superbonus 110% è necessario contattare un tecnico competente che procederà alla revisione dell’edifico e indicherà gli interventi realizzabili. In seguito, il soggetto richiedente, dovrà scegliere e contattare l’azienda che porterà avanti i lavori.
In base agli interventi da effettuare, è necessario procurarsi i documenti giusti e le autorizzazioni comunali.
Inoltre, la detrazione può essere ripartita in quote annuali, o in alternativa, il contribuente può optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito.
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